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Lago di Nembia: il sentiero dei piccoli camminatori




I laghi del Trentino: che spettacolo. Se diciamo Molveno tutti sanno perfettamente di cosa di parla, ma se dicessimo Nembia? Il laghetto di Nembia è vicino di casa del lago di Molveno e esiste un percorso didattico promosso Comano-Dolomiti. Consigliamo di non perdere questo posto anche in autunno quando tutto si colora di giallo, rosso e arancione…una meraviglia!


Da Comano Terme si impiegano circa 25 minuti, basterà seguire le indicazioni per San Lorenzo in Banale. Da qui, seguire le indicazioni per lago di Nembia. Vicino a quest’ultimo c’è un piccolo parcheggio dove potrete lasciare l’auto. Inizia da qui la passeggiata e proprio da lì si parte leggendo la prima delle 14 colonnine-guida messe in punti strategici. Il lago ha un colore spettacolare e cristallino: facile individuare subito trote grandissime, infatti è anche una nota riserva di pesca.

La riva e i pontili sono a misura di bambino e adatte al relax: l’estate dotato di bagnino e completamente balneabile, il lago fa proprio venire voglia di un bagno (se non fosse per la temperatura glaciale).

Il punto più alto è 1,80 m ed è anche adatto alle famiglie con i bambini che possono bagnarsi a riva senza grossi pericoli, nonostante sia sovrastato dalle rocce del monte Ghez. Il prato invita a divertenti corse e anche i due parchi gioco: uno apparentemente nuovissimo, ubicati sulla sponda sud e nord.

Costeggiando il lago, si imbocca la strada che porta all’interno dell’oasi (il sentiero parte tra i muretti a secco) e anche questo sembra a misura di bambino e di passeggino da trekking!

Si arriva in un punto bellissimo in cui ci sono un sacco di baite (dette baite da mont), con la caratteristica di esser per la maggior parte addossate alla roccia, baite che danno a questo luogo un’atmosfera decisamente romantica.

Anticamente erano costruite in questo modo per proteggersi dal vento e per risparmiare sulle spese di costruzione della casa stessa.


Si consiglia di seguire i segnavia “sentiero dei piccoli camminatori” anche se poco visibili perché attaccati agli alberi e le foglie li nascondono. La strada da percorrere è sempre quella nel bosco, non quella asfaltata. E’ facilmente intuibile. Una parte del sentiero è caratterizzato da opere d’arte costruite da qualche “artista del posto”, curiose e divertenti.


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